La Naturopatia
La naturopatia è l’insieme delle pratiche di medicina
naturale, che hanno lo scopo di mantenere o ristabilire l’equilibrio della
persona. Non si sostituiscono ma integrano la medicina allopatica,
ritenuta indispensabile in caso di emergenza.
In parole povere, in caso di incidente stradale, attacco cardiaco o in ogni
situazione in cui si renda necessario un intervento d’emergenza, è fondamentale
(e aggiungerei esclusiva) la medicina allopatica.
La naturopatia si rivela invece essenzialmente preventiva, cioè insegna
uno stile di vita orientato a mantenere integro l’organismo il più a lungo
possibile, riducendo il ricorso ai farmaci di sintesi. In caso di problemi
cronici, la naturopatia può inoltre affiancare la medicina allopatica, in
quanto lo stile di vita sano può influire positivamente sulla modulazione dei
sintomi.
Differenze tra l’approccio naturopatico e quello allopatico?
Consiste fondamentalmente nell’aspetto sul quale si focalizzano:
la naturopatia osserva la persona nel suo insieme (cioè corpo,
mente ed energia, in quella che viene definita “dimensione olistica”) mentre la medicina
allopatica concentra sempre più l’attenzione sul singolo sintomo (per cui
esistono vari specialisti, dal gastroenterologo, al cardiologo, all’ortopedico,
ecc.)
Della naturopatia, come accennato sopra, fanno parte varie pratiche: dall’alimentazione naturale a varie forme di
digitopressione (come la reflessologia plantare e il linfodrenaggio), dalle terapie
energetiche (cromoterapia, cristalloterapia, craniosacrale, kinesiologia, floriterapia
e molte altre) ai massaggi (ayurvedico, bioenergetico, ecc.),
dalle pratiche di igienismo naturale (idroterapie, saune, inalazioni, semicupi ecc.)
alla fitoterapia e omeopatia indicate dalla nostra lettrice.
Nella fitoterapia si utilizza il principio attivo di
una pianta, cioè la particolare molecola con proprietà medicamentose che
può trovarsi in maggiore concentrazione nella radice, nella corteccia, nella
foglia, nel fiore o nel frutto.
In questo caso si suppone che maggiore è la concentrazione delprincipio
attivo, maggiore è anche l’efficacia terapeutica. In questo la
fitoterapia si avvicina concettualmente alla medicina allopatica, i cui farmaci
d’altronde hanno storicamente preso origine proprio dai rimedi erboristici.
L’Omeopatia
L’omeopatia parte invece dal
concetto “il simile cura il simile”, per cui chi soffre d’insonnia verrà trattato con Coffea cruda, la caffeina; chi
ha edemi e dolori articolari utilizzerà Apis, cioè
estratto di veleno d’ape che provoca proprio sintomi analoghi.
Il tutto in dosi infinitesimali,
estremamente diluite. E maggiore è la diluizione, più il rimedio agisce in
maniera profonda e incisiva, per effetto delle successive dinamizzazioni
(scuotimenti a cui è sottoposto il preparato).
In pratica il prodotto finale da somministrare
contiene solamente l’energia del prodotto di partenza, che può essere di
origine vegetale ma anche animale o minerale. Altra caratteristica dell’omeopatia è
di inquadrare ogni rimedio da un punto di vista psicosomatico: un
certo rimedio omeopatico, cioè, rappresenta e tratta non solo un sintomo fisico
ma una certa personalità che a quel sintomo corrisponde.
Ad esempio, la diarrea come manifestazione di una
personalità ansiosa, incerta verso il futuro e timorosa ad uscire e fare nuove
esperienze, non va sedata con preparati astringenti ma “elaborata” con il
rimedio Argentum nitricum